Università degli Studi di Milano

Premio di Studio alla memoria del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa

Le memorie vanno coltivate

"Quando è stato deciso di dedicare due Premi di Studio alla memoria di mio padre mi sono emozionato, perché il tempo che è passato è tanto e perché mi è sembrato bello dare dei premi alle tesi di Laurea Triennali, cioè al primo livello dell'impegno universitario dove gli studenti maturano delle aspettative, delle capacità, dei talenti che non è detto che poi andranno ai livelli più alti dell'impegno accademico o che si riverseranno immediatamente nelle professioni. È un modo per premiare quel gradino intermedio di formazione superiore che l'Università ha previsto e che a volte viene sottovalutato perché si pensa siano tesine di maturità. Invece sono tesi vere e proprie che competono con altre tesi vere e proprie".
di Nando dalla Chiesa

Alba di Pentima (2022/2023)


La parola e il linguaggio contro la mafia: problemi e prospettive

«Ricevere questo riconoscimento è un onore e una grandissima soddisfazione. Onore in quanto il generale Carlo Alberto dalla Chiesa, a cui il premio è intitolato, è in assoluto esempio supremo di integrità, morale e senso del dovere, ma anche uomo che ha creduto tanto nell’importanza dell’educazione e della cultura nei giovani. Soddisfazione invece perché questa tesi è frutto di passione, curiosità, impegno, abnegazione e ammirazione verso tutti coloro che sono stati capaci di dedicare la loro vita a combattere un mostro invisibile a chi non vuol vedere, ma insediato in realtà in tutte le maglie della nostra società».


Cristina Cozzoli (2022/2023)


Le imprese confiscate e il ritorno sul mercato: condizioni di successo. Il caso Geotrans

«Il riconoscimento del proprio lavoro come meritevole di un premio è certamente di per sé una grande soddisfazione personale. Eppure, ciò che più trovo significativo è vedere premiate persone giovani, in un Paese dove si raccontano troppo spesso le nuove generazioni come disinteressate alle tematiche sociali. Iniziative come questa dimostrano il contrario: giovani che si impegnano nell'antimafia, anche attraverso i loro studi, esistono e meritano riconoscimento. Inoltre, la mia tesi racconta un'esperienza di riscatto, in cui un gruppo di lavoratori si sono costituiti cooperativa per gestire in modo mutualistico l'azienda confiscata a un importante boss del catanese; vedere questa storia riconosciuta come di valore e meritevole di un premio è ciò che più di tutto mi emoziona».