Giornata della Virtù Civile

L'Associazione è promotrice di iniziative che mettono in luce la necessità dell’impegno personale di tutti i cittadini per lo sviluppo di una convivenza sociale giusta, libera e fondata sui principi della Costituzione italiana.
Per trasmettere con maggior efficacia questo messaggio l’Associazione organizza dal 2009 il Concerto Civile Giorgio Ambrosoli prima al Teatro Dal Verme e ora al Conservatorio Giuseppe Verdi, in ricordo di cittadini che hanno difeso la democrazia e libertà di tutti: Giorgio Ambrosoli e Paolo Baffi (2009), Guido Galli (2010), Libero Grassi (2011), Carlo Alberto dalla Chiesa con Emanuela Setti Carraro e Domenico Russo (2012), Don Pino Puglisi (2013), Tommaso Padoa-Schioppa (2014), Peppino Impastato (2015), Giancarlo Siani (2016), Carlo Maria Martini (2017), Pina Maisano Grassi (2018), Giorgio Ambrosoli, Paolo Baffi e Silvio Novembre (2019), Piersanti Mattarella (2020), Marco Biagi (2021), Gino Fasoli (2022), Luca Attanasio con Vittorio Iacovacci e Mustapha Milambo (2023), Giorgio Napolitano (2024), Giovanna Cavazzoni e Alberto Malliani (2025).
Dal 2011 il progetto dell’Associazione si è ampliato per coinvolgere in varie forme studenti di tutti gli ordini scolastici. È nata così la Giornata della Virtù Civile indirizzata a ricordare alla cittadinanza tutta e ai più giovani in particolare come la coscienza e la partecipazione civile siano valori fondanti per la vita di una società.
Nel 2024, grazie ad un importante lavoro di rete, la Giornata della Virtù Civile è stata celebrata anche a Rondine (Toscana), a Torino (Piemonte) e a Palermo (Sicilia)

PRESENTAZIONI a cura di Oreste Bossini

Giornata della Virtù Civile 2025

Viviamo in tempi difficili che forse non ci si aspettava di dover affrontare. L’elenco dei problemi che attanagliano il presente e delle minacce che rendono angoscioso il futuro è ben noto: una brutale guerra che insanguina il territorio europeo, sull’altra sponda del Mediterraneo il Medio Oriente di nuovo in fiamme in una catena di odio e di violenza che appare di difficile risoluzione. L’alba di una rivoluzione tecnologica epocale sta già provocando mutazioni sociali ed economiche che nessun potere politico sembra in grado di governare, alimentando ansie e paure che rischiano di mettere in discussione principi e valori che si credevano acquisiti per sempre. E infine, tutti questi temi si inseriscono nel quadro di un processo globale di ridefinizione delle alleanze e dei rapporti di forza tra le grandi potenze.
La storia, tuttavia, insegna che proprio nei momenti più bui la capacità di vedere oltre l’estrema complessità del presente e di immaginare come si vorrebbe vivere in futuro ha rappresentato la più realistica ed efficace risposta ai problemi concreti.
Basterebbe ricordare come nel 1941, quando Hitler sembrava il padrone incontrastato del continente, il Manifesto di Ventotene scritto da tre oppositori del fascismo al confino - Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni - fu la fiaccola capace di indicare la via per ricostruire l’Europa in macerie e per assicurare ad almeno tre generazioni di cittadini europei libertà, pace e prosperità.
Nel solco di esempi come il Manifesto di Ventotene dunque, l’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli ha deciso di mettere al centro della Giornata della Virtù Civile 2025 - che si svolgerà anche quest’anno al Conservatorio ‘Giuseppe Verdi’ di Milano il 27 novembre - proprio il tema della Visione e di dedicare il Concerto Civile Ambrosoli al ricordo di Giovanna Cavazzoni, di Alberto Malliani e del loro visionario progetto VIDAS.
Quando nel 1982 Giovanna Cavazzoni ebbe l’idea di creare l’Associazione VIDAS – Volontari Italiani Domiciliari per l’Assistenza ai Sofferenti - in Italia parlare di malattie terminali era ancora un tabù e i malati incurabili e le loro famiglie erano ‘invisibili’.
Grazie a una visione diversa del rapporto tra vita e malattia di un medico umanista e carismatico come Alberto Malliani - che ha plasmato e indirizzato l’attività scientifica e culturale della Fondazione - e alla profonda umanità e grande determinazione di Giovanna Cavazzoni, VIDAS rappresenta una magnifica storia di cura e di solidarietà, restituendo in oltre 40 anni di lavoro dignità e rispetto a migliaia di persone, destinate in precedenza a rimanere solo numeri per le statistiche.
Rendendo omaggio alla storia di VIDAS, l’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli vuole mettere in luce come sia possibile vedere strade nuove e diverse anche là dove ogni spiraglio di speranza sembra negato, rivolgendo un invito soprattutto ai giovani a non cedere al pessimismo e alla falsa convinzione che lo studio, l’impegno, la creatività, la capacità di immaginare il futuro e per esso impegnarsi siano qualcosa di inutile.


Giornata della Virtù Civile 2024

«Mi muove in questo momento il sentimento di non potermi sottrarre a un’assunzione di responsabilità verso la nazione, confidando che vi corrisponda una analoga collettiva assunzione di responsabilità». Queste parole furono pronunciate da Giorgio Napolitano il 20 aprile 2013, dopo che la delegazione dei principali partiti in Parlamento aveva supplicato il Presidente di accettare un secondo mandato.
Figlio dell’Illuminismo razionale e laico partenopeo, Giorgio Napolitano aveva iniziato la sua vita politica nell’ambiente antifascista universitario di Napoli. Il senso di responsabilità verso un popolo fiaccato e corrotto da vent’anni di fascismo e da una guerra ingiusta e temeraria aveva spinto Napolitano a impegnarsi in politica, sebbene le sue prime passioni fossero il teatro, la letteratura, il cinema, interessi coltivati fin dai tempi del liceo assieme ad amici come Francesco Rosi, Raffaele La Capria, Giuseppe Patroni Griffi. Negli anni difficili della ricostruzione morale, economica e sociale dell’Italia, Napolitano sentiva che gli intellettuali erano chiamati ad assumersi la responsabilità di portare un contributo di idee e di valori nel processo molto spesso aspro e faticoso di conquista di una democrazia non solo formale ma anche sociale e fondata sui diritti anche dei più deboli e fragili. Il principio di responsabilità che in gioventù l’aveva spinto a impegnarsi nella politica italiana – in particolare nel Partito Comunista - lo indusse a promuovere l’ideale del bene comune su scala europea, battendosi anche all’interno del mondo post-comunista per superare vecchi schemi ideologici e pregiudizi antiatlantici. Anche per questi motivi, nel 2006 fu eletto Presidente della Repubblica trovando una tacita convergenza tra i contrapposti schieramenti politici dell’epoca.
Successivamente, nel mezzo della più grave crisi economica della storia italiana del dopoguerra, quando la classe politica non era stata in grado di trovare un accordo per eleggere un nuovo Presidente della Repubblica - esponendo così il Paese al rischio di una bancarotta finanziaria e di un’interminabile stagione di instabilità - Giorgio Napolitano che aveva più volte dichiarato di non essere disponibile per un secondo faticoso e inopportuno mandato, accettò l’incarico.
A 87 anni il Presidente Napolitano impartiva alle forze politiche e al Paese un’ulteriore, severa lezione di alta politica e di senso civico, i valori che avevano segnato la sua intera storia pubblica e privata.
Nella figura di Napolitano la Giornata della Virtù Civile 2024, che si svolgerà nuovamente al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, vuole ricordare un testimone eccellente di un valore, la responsabilità, fondamentale per la coesione di un Paese e per la convivenza delle tante anime che formano la società. Anche per quest’anno l’Associazione richiederà l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. La Giornata della Virtù Civile è un’iniziativa volta a promuovere, soprattutto tra i giovani, l’impegno e la coscienza civica. Nel 2009, un gruppo di cittadini milanesi decise di organizzare una Lezione all’Università Bocconi e un Concerto al Teatro Dal Verme per ricordare la figura dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, a distanza di trent’anni dalla sua uccisione, e del Governatore Paolo Baffi a vent’anni dalla sua morte.
Il nostro desiderio era di onorare la memoria di un servitore dello Stato che aveva scelto responsabilmente di seguire i doveri/l’imperativo della propria coscienza professionale, nonostante le pressioni e le minacce provenienti da ambienti economici e politici legati alla criminalità organizzata. A partire da quell’iniziativa, ampiamente condivisa dalla cittadinanza milanese, è nata l’idea di fondare l’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli, con l’intento di mettere in luce l’importanza dell’impegno personale per lo sviluppo di una convivenza sociale giusta, libera e fondata sui principi della Costituzione Italiana. Il passo successivo è stato quello di organizzare ogni anno la Giornata della Virtù Civile, punta di diamante di un lavoro quotidiano e formativo che coinvolge studenti di tutti gli ordini scolastici, dalle Scuole primarie all’Università. Grazie al coinvolgimento di numerosi insegnanti e Dirigenti scolastici, centinaia di ragazzi lavorano sui temi scelti di volta in volta per la Giornata della Virtù Civile, con gli strumenti messi a disposizione dall’Associazione, per approfondire storie e argomenti trattati in classe con i loro insegnanti. Il frutto di questo percorso trova forma nei concorsi a tema premiati nel corso della Giornata, con l’esposizione dei lavori creati dai ragazzi con molteplici linguaggi espressivi, (dalla scrittura al disegno, dalla fotografia alla creazione di siti internet) e con l’intervento di testimoni della ‘virtù’ esplorata.
Per gli studenti universitari l’Associazione mette a disposizione borse di studio biennali per la specializzazione alla Scuola di Direzione Aziendale (SDA) dell’Università Bocconi, e due Premi per le migliori tesi del corso triennale della Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali all’Università degli Studi di Milano.




Giornata della Virtù Civile 2023

Sono ormai quindici anni che è stato gettato il seme di quella che poi sarebbe diventata la Giornata della Virtù Civile, un’iniziativa volta a promuovere nelle giovani generazioni l’impegno e la coscienza civica. Nel 2009, infatti, un gruppo di cittadini milanesi decise di organizzare una Lezione all’Università Bocconi e un Concerto per ricordare la figura dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, a distanza di trent’anni dalla sua uccisione per mano di un sicario assoldato dal banchiere della mafia Michele Sindona.
Il desiderio era quello di onorare la memoria di un servitore dello Stato che aveva scelto di agire secondo i principî del diritto e i doveri della propria coscienza professionale, nonostante le pressioni e le minacce provenienti da ambienti economici e politici legati alla criminalità organizzata. A partire da quell’iniziativa, ampiamente condivisa dalla cittadinanza milanese, è nata l’idea di fondare l’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli, con l’intento di mettere in luce il valore dell’impegno personale per sviluppare nella nostra società una convivenza giusta, libera e fondata sui principî della Costituzione Italiana.
Il passo successivo è stato quello di organizzare ogni anno la Giornata della Virtù Civile, punta di diamante di un lavoro formativo che coinvolge studenti di tutti gli ordini scolastici, dalle Scuole primarie all’Università. Grazie al coinvolgimento di numerosi insegnanti e Dirigenti scolastici, centinaia di ragazzi lavorano sui temi scelti di volta in volta per la Giornata della Virtù Civile, con gli strumenti messi a disposizione dall’Associazione per approfondire storie e argomenti proposti dall’Associazione e trattati in classe con i loro insegnanti. Il frutto di questo percorso trova forma nei concorsi a tema che vengono premiati nel corso della Giornata, con l’esposizione dei lavori creati dai ragazzi usando molteplici linguaggi espressivi, dalla scrittura al disegno, dalla fotografia al collage. Per gli universitari l’Associazione mette a disposizione delle borse di studio biennali per studenti meritevoli selezionati dall’Università Bocconi, e quest’anno anche due Premi di Studio in memoria di Carlo Alberto dalla Chiesa per gli studenti dell’Università degli Studi di Milano.
Il tema scelto quest’anno per la Giornata della Virtù Civile è Speranza. Anche per quest’anno l’Associazione richiederà il rinnovo dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
La scelta di questa ‘virtù’ è legata alla decisione di ricordare quest’anno la figura di Luca Attanasio, Ambasciatore e costruttore di pace, morto il 22 febbraio 2021 in Congo per le ferite riportate in seguito a un agguato, mentre viaggiava su un convoglio organizzato dal Programma Alimentare Mondiale. Nello scontro armato hanno perso la vita anche il carabiniere della scorta Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo. Attanasio era diventato nel 2017, a soli quarant’anni, Capo Missione a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo. Si trattava di un incarico difficile e delicato, perché il Congo è devastato da decenni di sanguinose guerre civili e da una drammatica povertà, frutto della perenne instabilità politica e della profonda corruzione. Attanasio decise d’interpretare il suo ruolo anche a Kinshasa secondo i principî che lo avevano spinto a intraprendere la carriera diplomatica, ovvero il desiderio di contribuire a ridisegnare il mondo attraverso la pace e la giustizia. Per questo l’ambasciatore Attanasio non si limitava a svolgere un lavoro burocratico, ma si è sempre impegnato in progetti umanitari e di aiuto alle popolazioni locali. Assieme alla moglie Zakia Seddiki ha fondato l’associazione benefica Mama Sofia, che sostiene i bambini di strada congolesi e garantisce assistenza alle madri in situazioni di grave disagio e difficoltà economica. Nell’ottobre del 2020 aveva ricevuto il Premio internazionale Nassiriya per la Pace «per il suo impegno volto alla salvaguardia della pace tra i popoli» assieme alla moglie Zakia, premiata «per aver contribuito alla realizzazione di importanti progetti umanitari distinguendosi per l'altruismo, la dedizione e lo spirito di servizio a sostegno delle persone in difficoltà». Seguendo l’esempio di Attanasio, dunque, il filo conduttore della Giornata di quest’anno, Speranza, è da interpretare come un valore attivo, a compimento ideale di un impegno concreto a cercare soluzioni ai tanti problemi che affliggono il mondo d'oggi, nel nostro Paese come in Africa, segnato da storture e ingiustizie economiche e sociali. Lo svolgimento della Giornata, ospitata al Conservatorio di Musica «Giuseppe Verdi» di Milano, seguirà un format ormai collaudato da diversi anni. Nell’arco della giornata si svolgeranno le premiazioni del concorso istituito nelle scuole primarie e secondarie, con la partecipazione di testimoni e di promotori dell’iniziativa. Alla sera, in Sala Verdi, si terrà il Concerto Civile «Giorgio Ambrosoli» con l’Orchestra del Conservatorio di Milano con un lavoro della grande letteratura sinfonica. Il Concerto sarà preceduto dalla Lezione Giorgio Ambrosoli, che prende spunto dal tema scelto per la Giornata. Ferruccio de Bortoli conduce la Lezione, in forma di tavola rotonda, stimolando gli ospiti a raccontare le loro esperienze e a offrire delle riflessioni sul tema della speranza, legandole a temi di comune interesse che attraversano le nostre vite.


Giornata della Virtù Civile 2022

Il tema scelto per la Giornata della Virtù Civile di quest'anno è la solidarietà, ossia il sentimento di fratellanza e di reciproco sostegno che lega i singoli individui di una collettività nella consapevolezza dei comuni interessi e delle comuni finalità, elementi essenziali per costruire una società equa, giusta, coesa. Per questo i fondatori della nostra Repubblica hanno deciso di includere un esplicito riferimento alla «solidarietà politica, economica e sociale» nell'Art. 2 della Costituzione.
La pandemia provocata dal Covid-19, che ha causato oltre 140.000 vittime nel nostro Paese e milioni di morti nel mondo, ha dimostrato tragicamente l'attualità e il significato concreto del concetto di solidarietà sociale, a cominciare dal dovere di soccorrere e assistere chi è ammalato. Dal momento in cui si è manifestata la pandemia in Italia, nel febbraio del 2020, fino a oggi, l'intero e articolato sistema sanitario del nostro Paese è stato sottoposto a uno stressante periodo di emergenza, che ha visto il personale sanitario fronteggiare un virus molto letale di cui si sapeva poco o nulla. Nei terribili mesi della prima ondata, che ha sconvolto le nostre vite in maniera impensabile, gli ospedali italiani, specialmente nelle zone più colpite, sono stati travolti da un carico di lavoro insostenibile, costringendo le autorità sanitarie a rivolgere un appello ai medici in pensione per chiedere aiuto in una situazione tanto grave. Tra i primi a compiere questo gesto di solidarietà ci fu Gino Fasoli, che a 73 anni non esitò a tornare in ambulatorio per dare una mano ai colleghi impegnati in ospedale o che si erano ammalati. Dopo pochi giorni, anche lui fu infettato dal virus, spirando il 14 marzo 2020 all’Istituto clinico San Rocco a Ome, nel territorio di Brescia. Il sacrificio e l’impegno professionale di Fasoli furono ricordati dall'allora presidente del Parlamento Europeo David Sassoli: «Nel Bresciano, dove risiedeva, nel pieno della prima ondata del Covid, gli avevano chiesto aiuto nell’emergenza, anche se lui era già in pensione. Gino Fasoli, medico e animatore di Emergency e Medici senza frontiere, già medico di famiglia e volontario in Africa dove era stato anche rapito non si sarebbe mai tirato indietro. Si è quindi impegnato nuovamente in prima persona. In una battaglia difficile. Sul campo. Per difendersi, in quei giorni terribili di confusione e angoscia, aveva solo una mascherina. Ha rischiato in prima persona, ha ripreso a visitare per salvare vite umane, sacrificando la propria».
L'Associazione Civile Giorgio Ambrosoli dedica la Giornata della Virtù Civile 2022, che si svolgerà il 24 novembre ospite del Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano, a Gino Fasoli, per rendere onore a tutti gli uomini e donne di buona volontà che si prodigano per portare aiuto e conforto non solo negli ospedali, ma anche in ogni situazione di bisogno, laddove una crisi economica, sociale, politica mostri il dovere di «agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza», come recita l'Art. 1 della Dichiarazione universale dei diritti umani. Persone come Gino Fasoli sono testimoni preziosi e indispensabili del principio di solidarietà, che abbraccia tanto i grandi interventi umanitari di fronte a catastrofi come quella del Covid o di chi fugge da una guerra, quanto al piccolo gesto quotidiano di aiutare una persona in difficoltà.


Giornata della Virtù Civile 2021

Quando la sera del 19 marzo 2002, a Bologna, Marco Biagi fu colpito a morte in un agguato da un commando delle Nuove Brigate Rosse, pochi italiani conoscevano il nome di questo colto e raffinato giurista, che aveva messo al centro della sua attività di studio il tema del lavoro. Il risultato più importante delle ricerche di Biagi è il Libro bianco sul mercato del lavoro, pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell'ottobre 2001, frutto di un'attenta analisi della realtà sociale e produttiva del nostro Paese condotta da un gruppo di studiosi coordinati da Biagi e da Maurizio Sacconi. Lo scopo del Libro bianco non era solo di restituire una fotografia del lavoro in Italia, ma anche di formulare una serie di proposte per riformare le condizioni economiche e di tutela dei diritti delle persone in una realtà produttiva e sociale profondamente cambiata dai tempi dello Statuto dei lavoratori del 1970. Biagi era perfettamente consapevole, dopo un decennio di attenta osservazione delle dinamiche del lavoro, specie nelle aree più produttive del Paese, di come una legislazione ingessata e relazioni sindacali obsolete in un contesto economico enormemente allargato con la globalizzazione del commercio fossero una fonte di iniquità e inefficienza che finiva per colpire e danneggiare le fasce più deboli dei lavoratori e della società, come le donne e i giovani. Biagi non era uno studioso chiuso in una torre d'avorio, un giuslavorista teorico e astratto dalla vita politica, bensì un professore universitario disposto pragmaticamente a misurarsi con i problemi concreti, per cercare soluzioni migliori e costruire rapporti sociali più equi e solidali, nello spirito della Costituzione che proclama l'Italia una Repubblica fondata sul lavoro. Quest'anima riformista aveva portato Biagi a impegnarsi sia presso la Commissione europea, sia con il Governo italiano, diventando autorevole consigliere di Ministri di estrazione politica completamente diversa come Tiziano Treu, Antonio Bassolino, Roberto Maroni. La sua capacità di sperimentare soluzioni pratiche e innovative è testimoniata dal Patto Milano Lavoro, ispirato da Biagi e siglato l'1 febbraio 2000 dall'Assessore al lavoro Carlo Magri e dalle parti sociali.
Onorando la memoria di Marco Biagi, l'Associazione Civile Giorgio Ambrosoli intende appunto mettere al centro della riflessione della Giornata della Virtù Civile di quest'anno il valore dell'azione costruttiva, della capacità di tradurre in fatto concreto i principî di giustizia, di solidarietà, di equità che stanno al fondamento della comunità e della vita sociale. La necessità di uno spirito costruttivo, come ha ricordato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell'ultimo discorso di fine anno, è tanto più urgente e importante nelle attuali circostanze, dopo che l'infuriare della pandemia ha lasciato dietro di sé una scia di invisibili macerie sociali e spirituali, che rischiano di soffocare soprattutto i giovani, le donne, le persone meno tutelate.


Giornata della Virtù Civile 2020

Poche figure hanno incarnato lo spirito e il desiderio di un cambiamento profondo della propria comunità come Piersanti Mattarella, Presidente della Regione Siciliana assassinato da un sicario, in pieno centro a Palermo, il 6 gennaio 1980. Tutta la sua azione politica, prima da deputato e dal 1978 come Presidente dell’Assemblea siciliana, è stata improntata a un’opera di esteso riformismo, che toccava la burocrazia regionale, il bilancio, l’urbanistica, la struttura stessa del governo regionale, nella convinzione che soltanto attraverso un radicale cambiamento di mentalità e di cultura sociale la Sicilia e il Mezzogiorno avrebbero potuto colmare il divario di sviluppo con il resto dell’Italia e con l’Europa. Il suo motto era di esortare i colleghi e i cittadini siciliani ad avere “le carte in regola”, per indicare un modo di pensare e di agire conforme a principî di correttezza, di trasparenza, di rispetto per le leggi e le regole economiche, contrastando vizi radicati e mentalità arretrate come l’assistenzialismo improduttivo, la corruzione, la collusione con la mafia. Piersanti Mattarella ragionava da statista, e si era legato all’uomo politico che più di ogni altro aveva saputo imprimere una visione lungimirante e riformista alla Democrazia cristiana in una fase delicatissima ed estremamente drammatica della storia italiana, Aldo Moro. La loro spietata eliminazione, a così breve distanza, è stato il brutale tentativo di spengere definitivamente la fiaccola del riformismo nel nostro Paese, un progetto criminale e antidemocratico che non ha impedito tuttavia di avviare quel cambiamento invocato e promosso da Mattarella. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato il fratello Piersanti con queste parole: «era una persona normale che amava la vita e il futuro; amava sua moglie e i suoi figli, era aperto di carattere, allegro nei rapporti personali, anche sul lavoro. Ma avvertiva fortemente il senso della dignità propria e di quella del ruolo che rivestiva; si rifiutava di piegarsi alla prepotenza, alla sopraffazione della mafia o alla minaccia della violenza; non aveva intenzione di far finta di non vedere. Era consapevole del pericolo che poteva aver di fronte ma sapeva che si deve vivere in maniera decorosa, potendo essere sempre orgogliosi delle proprie scelte». La Giornata della Virtù Civile propone ai cittadini e soprattutto ai giovani di riflettere su questa parola, cambiamento, e su come a volte possa essere coraggioso impegnarsi nella vita quotidiana per onorare valori non eroici ma normali come il senso del bene comune, il rispetto delle regole, la responsabilità verso la società in cui si è inseriti.